martedì 11 novembre 2014

Serie C: un derby dal sapore amaro

Finisce come non doveva finire. Con Garda che vince (meritantamente) con 30 punti di scarto (immeritatamente) e fa suo il derby di andata. Più forti le lacustri, soprattutto perchè sanno stare in questa categoria, sono abituate allo stile di arbitraggio e sono più precise al tiro. Peccato, perchè la partita era iniziata sul filo dell'equilibrio, con Fumane/S.Ambrogio che ha sempre dato l'impressione di staccarsi da un momento all'altro e ha sempre ricucito lo strappo. La partita è lo specchio delle due rose: da una parte il Garda che sfrutta la velocità, lo scatto e il fiato delle sue piccolette, dall'altro il Fu.Sa. che prova a ragionare per far arrivare palla sotto canestro dove ha dei fisici importanti. Si va all'intervallo lungo 40-35 per Garda, ma con tutti i giochi ancora aperti. Purtroppo però nel terzo periodo avviene il blck-out. Due o tre palle perse di fila, due tre bombe delle ospiti, un paio di contropiedi e la demoralizzazione che sale. 20-0 in un paio di minuti e ciao ciao derby. Tutto per colpa di 5 minuti di nebbia totale. L'ultimo periodo è accademia, giusto per far debuttare qualche giovane (brava Elena Viviani, classe '98, all'esordio) e per chiudere il match. Finisce 77-48: punteggio eccessivo, ma sconfitta delle nostre giusta: ancora una volta la concentrazione non resta alta per 40 minuti, ancora una volta le avversarie picchiano (ai limiti della regolarità), l'arbitro non fischia (qualcosa di troppo in effetti è stato lasciato correre) e noi andiamo in affanno, ancora una volta ci troviamo con un pugno di mosche in mano nonostante i valori tecnici espressi in campo non fossero eccessivamente diversi. Vabbè... lavoriamo! Soprattutto sulla testa! e facciamo esperienza! Prossima sfida a Venezia, contro la Virtus, prima in classifica.