giovedì 16 febbraio 2012

Dall'NBA una storia di vita e basket fantastica

Tutti prima o poi hanno una possibilità! Anche quelli che non giocano mai, a tutti i livelli! Dalle giovanili del Fumane Sant'Ambrogio Basket alla magica NBA. E la storia di Jeremy Lin lo insegna. Basta impegnarsi sempre, saper mandar giú anche i bocconi più amari, crederci sempre!
New York. L’allenatore Mike D’Antoni aveva costruito una squadra fortissima, dove però mancava il playmaker. Tre bocciature in poche settimane, un infortunio a Davis e difficoltà di adattamento in un ruolo cosi delicato, hanno fatto sí che New York si era abbonata alla sconfitta perenne. Disperato, prima della partita del 4 febbraio contro i Nets, D’Antoni ha guardato in fondo alla sua panchina e ha scorto seduto in un angolo Jeremy Lin. Lo ha fatto entrare, e lui ha segnato 25 punti, preso 5 rimbalzi e fatto 7 assist, riportando i Knicks alla vittoria e salvando il posto di Mike. Da allora Lin non è più uscito e New York ha vinto per sei volte di seguito, compresa a Toronto, dove Lin ha tirato da tre punti a un secondo dalla fine della partita, segnando il canestro decisivo. Jeremy aveva scherzato persino con il grandissimo Kobe Bryant, facendo 38 punti nella sfida vinta contro i Lakers, e ha già battuto il record assoluto di Shaquille O’Neil come giocatore che ha segnato di più nelle prime 5 partite da titolare. In America è esplosa la «Linsanity», folle passione per questa storia incredibile. Il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha ammesso che Obama ne ha parlato ieri mattina con i suoi consiglieri, mentre volava verso Milwaukee a bordo dell’elicottero Marine One.
Storia travagliata la sua, che si é chiusa il 27 dicembre scorso con New York che lo ha preso quasi gratis, per fare la riserva della riserva della riserva. Jeremy era così sicuro del suo futuro che invece di affittare una casa era andato a dormire sul divano del fratello Josh e poi su quello del compagno Landry Fieldser, proprio alla vigilia della partita contro i Nets del 4 febbraio. Giorno in cui è accaduto l’assurdo.
Ma durerà? Si stima che come marchio Jeremy Lin vale già 14 milioni: da quando è esploso, l’audience televisiva delle partite dei Knicks è aumentata del 70%, il traffico online sul sito internet della squadra è salito del 550%, le sue magliette vanno a ruba e su eBay il prezzo medio degli introvabili biglietti per le partite al Madison Squadre Garden è arrivato a 379 dollari. 
Lui sorride umile a tutti: «Tranquilli, è solo un miracolo di Dio».